In questi cinque anni di amministrazione abbiamo sempre condiviso una visione capace di tenere insieme le aspettative di tutti con l’attenzione speciale per quanti vivono situazioni di difficoltà. Forti dell’esperienza maturata ci impegniamo a continuare su questa strada con rinnovato vigore. La prossima realizzazione della nuova Casa di Comunità permetterà di riavere nella nostra città servizi, prestazioni socio-sanitarie, spazi adeguati per rispondere ai bisogni di tutte le fasce di popolazione.

Verrà dato rilievo al tema della salute con la realizzazione di una rete territoriale, che comprenderà, oltre ai medici del territorio, l’attuale la Casa di Cura e le associazioni che si occupano di prevenzione, con le quali realizzare iniziative volte alla prevenzione dedicata alla cittadinanza.

Saranno ulteriormente sviluppati i servizi rivolti alle famiglie, con particolare attenzione al tema sia della prima infanzia sia per prevenire il disagio minorile che in questi due anni di pandemia si è accentuato.

La rete costruita tra amministrazione, istituzioni scolastiche, parrocchie, società sportive, privato sociale e consulta dei giovani continuerà ad operare per essere un punto di riferimento dei ragazzi aponensi.

Per i giovani l’adesione a progetti regionali e nazionali sarà la strada maestra per favorire la partecipazione ad esperienze formative che siano in grado di valorizzare le abilità personali e metterle in gioco in contesti comunitari, al fine di favorire l’ingresso nel mondo del lavoro.

Con l’obiettivo di aumentare il più possibile il benessere fisico e psichico della popolazione anziana si continuerà a valorizzare il rapporto con le Associazioni che seguono la terza età. Verranno potenziati i supporti domiciliari e il sostegno alle famiglie che assistono persone non autosufficienti. Verranno incrementate le iniziative rivolte alla cittadinanza per fornire informazioni e strumenti utili per affrontare con maggior consapevolezza i cambiamenti fisiologici della terza età e verranno introdotte nuove forme di aggregazione che coinvolgeranno anche gli anziani con una scarsa rete parentale e amicale. Con accordi pubblico-privato si favorirà la creazione di centri cohousing anziani, già individuati nel P.A.T.