Lo abbiamo dimostrato in questi cinque anni con scelte coraggiose e innovative, salvaguardando il nostro territorio non a parole ma con atti decisivi per lo sviluppo sostenibile e sicuro. Abano Terme è una città amica dell’ambiente.

Le decisioni adottate contro il consumo del suolo e l’importante riduzione della potenzialità edificatoria rispetto alle previsioni adottate dalle precedenti amministrazioni, l’approvazione del piano per la Riduzione dell’Impatto Edilizio, la forte spinta data alla rigenerazione degli spazi degradati lo testimoniano.

Per noi la progettazione urbanistica di una città è una delle sfide decisive per la qualità della vita dei suoi abitanti e per questo riguarda tutti. Gli strumenti urbanistici che abbiamo approvato sono la migliore garanzia che i progetti futuri saranno indirizzati verso uno sviluppo coerente con la delicatezza, la peculiarità e la vocazione di città ospitale e turistica, con l’equilibrio idro-geologico e la salvaguardia della biodiversità.

Il tema della rigenerazione urbana guiderà la riqualificazione delle strutture alberghiere dismesse attraverso accordi pubblico-privato che garantiscano interventi equilibrati e rispettosi degli standard urbanistici dell’ambito territoriale omogeneo nel quale la struttura è collocata.

Si eviterà il più possibile la trasformazione in residenza degli hotel dismessi perché tale trasformazione non è compatibile con una città termale.

Gli alberghi chiusi da molti anni e che con ogni probabilità non torneranno a svolgere attività ricettiva hanno ciascuno una storia, una collocazione urbanistica, una struttura specifica. Non si può quindi definire a priori criteri di trasformazione e possibili contenuti validi per tutti ma ogni eventuale richiesta di trasformazione sarà valutata singolarmente. Si dovrà quindi favorire il recupero edilizio delle strutture alberghiere fatiscenti ponendo però attenzione ai contenuti di interesse pubblico e alla peculiarità termale del territorio.

Sarà in particolare favorito il recupero di strutture alberghiere che convertiranno la loro destinazione d’uso in edifici a carattere sociale, residenze pensate per persone anziane autosufficienti che abbiano spazi individuali e altri spazi comuni.

Se ogni albergo dismesso da anni ha bisogno di uno specifico progetto di rigenerazione, attenzione particolare sarà rivolta alla riqualificazione dell’Hotel Orologio che il prestigio, la posizione, la storia e il grande parco che lo circonda rendono struttura del tutto speciale. La nuova proprietà troverà nell’amministrazione un interlocutore autorevole e attento per pensare ad un rilancio coerente con il contesto turistico-termale e con la peculiarità della struttura.

Dopo l’approvazione del Masterplan-Abano SPA, inserito nel PAT, sarà compito della nuova amministrazione, rilanciare il dialogo con i soggetti – pubblici e privati – titolari delle grandi strutture del cuore turistico della città al fine di rigenerare tutta l’area che comprende via Jappelli, il Kursaal, il Centro congressi Pietro d’Abano, l’Hotel Orologio, il Montirone (per quest’ultimo sono già in corso i lavori di recupero e valorizzazione).

Ciascuno sarà chiamato a fare la propria parte, ricordando che Kursaal e Giardini pubblici sono stati realizzati con i proventi della tassa di soggiorno pagata dagli ospiti delle Terme, oggi proprietà della Provincia di Padova che li ha avuti senza oneri e che non è stata in questi anni in grado di gestirli. Altro importante intervento riguarderà il rifacimento totale del Teatro Magnolia.

Sarà data puntuale applicazione delle opere idrauliche previste nel Piano delle acque sia con interventi propri sia in collaborazione con il Consorzio di bonifica il tutto finalizzato ad evitare le inondazioni.

Un’attenzione particolare sarà posta al “Piano del Verde”, anche questo già inserito nel PAT. Esso rappresenta condizione fondamentale della vita di una città turistico-termale. Si continuerà la piantumazione di altri alberi (oltre 2000 quelli già messi a dimora) e si procederà con i nuovi programmi di architettura del verde. Si amplieranno il più possibile gli interventi per il mantenimento del verde pubblico.

Continuerà l’opera di tutela e valorizzazione delle aree rurali, che hanno trovato giusta valorizzazione nel recente PAT adottato e che sono spazi sempre più importanti per l’equilibrio ambientale e che finalmente sono state riconosciute come fondamentali in ottica ecosistemica.

In particolare saranno difese tutte le aree agricole che circondano la città di Abano Terme e che segnano una frattura dalla periferia di Padova e quelle che rappresentano una vera e propria porta da Abano verso i Colli Euganei. L’area collinare è stata troppo spesso slegata dalla città, mentre il turismo internazionale riconosce nella vicinanza tra le nostre terme e il grande anfiteatro collinare un valore aggiunto.

Lo sviluppo di nuovi collegamenti ciclabili, insieme al potenziamento di quelli esistenti, potranno diventare occasioni per ampliare ulteriormente l’attrattività del nostro territorio per il turismo sportivo e naturalistico. Questi programmi troveranno conferma nel più ampio “biciplan” già approvato.

Dopo aver finalmente risolto il trentennale problema dei Comparti Centrali, l’Amministrazione seguirà e porterà a termine la realizzazione dei progetti denominati ora Abano Civitas che hanno visto la lunga, complessa ma anche fruttuosa collaborazione tra pubblico e privato. Nei prossimi anni nell’area dell’Abano storica assisteremo a un esempio concreto di rigenerazione urbana. Il centro storico tornerà a pulsare con nuovi insediamenti commerciali e residenziali in un volume che è stato però ridotto di oltre il 60 per cento del preventivato in passato e con una rinnovata attenzione alla mobilità lenta e un collegamento più coerente con il centro termale.

Dopo la positiva introduzione del nuovo sistema tariffario dei mezzi pubblici che collegano Abano alla città di Padova e di nuove linee che collegano Giarre al centro di Abano, si dovrà dare seguito ad altri provvedimenti che rendano più confortevole ed agevole l’utilizzo dei mezzi, specie per gli ospiti che dai nostri hotel vanno a visitare la città di Padova, per esempio introducendo un sistema informativo plurilingue.

L’acquisizione dell’ex caserma del 1° ROC portata a termine dall’Amministrazione Barbierato senza costi per la nostra collettività ha permesso di mettere in sicurezza un’area strategica e di programmare la rinascita di oltre 60 mila metri quadrati della città prima avulsi dal resto del territorio.

Il recupero è stato avviato. L’Amministrazione è riuscita ad attrarre investimenti privati ed è impegnata a garantire che i progetti innovativi che sul sito verranno realizzati dopo accordi pubblico/privato possano avere adeguate ricadute per la collettività, di Giarre e della città intera. Come già indicato nel Masterplan Abano porta Metropolitana, sarà operata la trasformazione di alcuni manufatti per realizzare spazi per l’infanzia e per le associazioni.