La recente adozione del PAESC – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima – insieme all’adesione al Patto dei sindaci per il clima e l’energia confermano l’attenzione verso i temi ambientali, già evidenziati dall’ottenimento della certificazione ISO 50001, dalla conferma della registrazione EMAS e della certificazione ISO 14001.

In particolare con il PAESC è stata introdotta la prospettiva delle Comunità energetiche (introdotte dalle norme nazionali del D.L. 162/2019), associazioni composte da enti pubblici locali, aziende, attività commerciali o privati cittadini che scelgono di dotarsi di infrastrutture per la produzione di energia da fonti rinnovabili e per l’autoconsumo attraverso un modello basato sulla condivisione e la circolarità. Si tratta di una forma energetica collaborativa, incentrata su un sistema di scambio locale, di gestione congiunta, di sviluppo sostenibile e di riduzione della dipendenza energetica dal sistema elettrico nazionale.

Alla base di una comunità energetica ci sono i principi di responsabilità ambientale, sociale ed economica che uniscono quanti sono impegnati nelle fasi di produzione, consumo e scambio dell’energia. Gli effetti attesi da questa azione si tradurranno in risparmio energetico, riduzione delle emissioni, e di contrasto al caro bollette.

Il Comune farà da coordinatore di un processo finalizzato a connettere utenti e produttori di elettricità da fonti rinnovabili, diventerà promotore dell’attività nel territorio favorendo lo sviluppo delle Comunità energetiche anche reperendo eventuali risorse che la Regione Veneto metterà a disposizione per favorire l’avvio di progetti di risparmio energetico, di riduzione dell’impatto ambientale e di consumo consapevole dell’energia.